Palau

Il territorio e le aziende

Il territorio

Porta di accesso per l’arcipelago di La Maddalena, Palau è incastonata in un’insenatura protetta dalla tramontana. Si dice che il suo nome derivi dallo spagnolo parau o parar, termine con cui i pescatori della zona indicavano i punti della costa riparati dal vento. Palau gode a tutti gli effetti di una posizione privilegiata: davanti le isole di Santo Stefano e La Maddalena, che si raggiungono comodamente in 20 minuti di traghetto; ad ovest Punta Sardegna a fare da scudo e ad est Capo d’Orso.

Proprio la Roccia dell’Orso, che dà il nome al promontorio, è divenuta simbolo di Palau. Una collina granitica modellata dagli agenti atmosferici dalle sembianze del grosso animale con il capo rivolto verso il mare: per gli antichi marinai era un fondamentale punto d’orientamento.

La storia di Palau è intrisa di misticismo e rituali ancestrali che risalgono al periodo nuragico. Nell’entroterra sono presenti importanti siti archeologici come le tombe dei giganti di Li Mizzani e quelle di S’Ajacciu. In questi luoghi si adorava il culto del toro e stregoni e sciamani si dedicavano a funzioni funerarie e terapeutiche che potevano durare fino a cinque giorni, così come raccontato dallo stesso Aristotele nel Rito dell’Incubazione. Alcuni attribuiscono a Palau la dimora del popolo dei Lestrigoni, giganti antropofagi incontrati da Ulisse nel suo travagliato viaggio dell’Odissea.

La prima casa a Palau venne eretta intorno al 1800 da Gian Domenico Fresi, conosciuto come “Zecchino”, proveniente da una famiglia di pastori tempiesi. La posizione strategica le è sempre stata riconosciuta, tant’è vero che l’ammiraglio inglese Horatio Nelson, si stabilì non lontano da Palau per sorvegliare il blocco navale imposto ai francesi nel 1803. Da qui prende il nome la Spiaggia di Nelson, posta sul lato occidentale della più ampia spiaggia della Sciumara (o Mezzoschifo).

A ridosso del centro abitato, è possibile fare un bagno tra Baia Saraceno, Punta Nera o Porto Faro: piccole calette riparate dal vento che affacciano sull’arcipelago.

Proseguendo verso ovest, la rinomata Porto Rafael cela un aspetto esclusivo, con lussuose ville e un porto turistico incorniciato tra olivastri, mirto e lavanda.

Poco precedente, la Fortezza di Monte Altura serviva come punto di vista panoramico dell’intera zona marina circostante, costruita tra il 1887 e il 1889. In direzione Punta Don Diego, prosegue l’itinerario militare presso la Batteria costiera di Talmone, oggi presidio del FAI.

Proseguendo in direzione di Santa Teresa Gallura, si incontra l’affascinante laguna di Costa Serena e la spiaggia di Padula Piatta, un tratto di litorale appartato, caratterizzato da un piccolo bacino di acqua salmastra immerso nel profumo del mirto e dell’elicriso. In direzione del borgo di Porto Pollo, si trova il paradiso naturalistico di Isuledda o Isola dei Gabbiani. Qui due spiagge si aprono a ventaglio: da una parte la spiaggia di Barrabisa con la foce del fiume Liscia, dall’altra la spiaggia di Porto Pollo.

L’istmo è un vero spettacolo naturalistico dove la particolare esposizione ai venti e le caratteristiche termiche garantiscono una brezza costante: un vero e proprio santuario per windsurfer, kitsurfer e fun­boarder.

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