Padru è un piccolo centro agropastorale della regione storica del Monteacuto situato nell’entroterra orientale della Gallura, non molto lontano dalle coste di San Teodoro. Nato probabilmente intorno al 1700, Padru è divenuto ufficialmente Comune autonomo nel 1996 dopo la separazione da Buddusò, in seguito a referendum popolare.
Della sua storia più antica non si hanno molte testimonianze. Alcuni sostengono che già in epoca romana il territorio di Padru ospitasse un centro abitato impiegato come postazione militare.
Senza dubbio le frazioni che compongono il territorio amministrativo di Padru, e che si estendono per decine di chilometri dal centro del comune, hanno segnato le tappe dell’evoluzione storica dell’area. Budò e Graniatolzu, si trovano sulla strada per San Teodoro; Sozza, Cuzzola, Tirialzu, Nodalvu, Sos Runcos, Sas Enas, Pedra Bianca, Sa Serra e Ludurru, si incontrano lungo strada per Buddusò.
Proprio dalla frazione di Pedra Bianca, a sud di Padru, le piccole casette in pietra e fango segnano il percorso di rocce bianche di quarzo che conduce al Parco Naturale Regionale di Tepilora. Da Sa Contra ‘e s’Ifferru (la roccia che conduce all’Inferno) lo sguardo ruota a 360 gradi su vallate e rilievi di buona parte della Gallura, del Monteacuto fino alle Baronie.
Dal centro dell’abitato di Padru è possibile incamminarsi lungo sentieri che portano a suggestivi punti panoramici e naturalistici, ricchi di boschi e sorgenti, come le foreste di Sa Pianedda e S’Ozzastreddu. Per gli appassionati di escursioni, sia a cavallo che in mountain bike o a piedi, una delle principali attrazioni è il lungo tragitto del cantiere forestale che, tra le ombre misteriose dei suoi arbusti, nasconde luoghi attrezzati per spuntini e picnic.
Un’atmosfera resa ancora più magica dal gorgoglio dell’acqua fresca di sorgente delle fontane come quella di Sos Pantamos. Dalla vetta del Monte Nieddu (a poco meno di 1000 metri d’altezza), tra piscine naturali di rocce granitiche, si possono ammirare i colori surreali della costa di San Teodoro fino a scorgere l’inconfondibile profilo dell’isola di Tavolara.
I sentieri delle campagne di Padru si addentrano tra grandi boschi di lecci, sugherete e macchia mediterranea. Un habitat che accoglie da secoli mufloni, volpi e cinghiali oltre che diverse specie protette di volatili come l’aquila reale, la poiana, lo sparviero e l’astore.
Nei pressi della frazione Sas Enas, accompagnati da esperte guide turistiche, ci si può immergere nella natura più selvatica per ammirare la bellezza dei tafoni di granito de Sa Conca ‘e Su Dimoniu, oppure le famose cascatelle di Neulavè. La Foresta Demaniale di Usinavà, che ricade all’interno del comune di Torpè, offre un altro splendido scorcio del panorama naturalistico dell’entroterra sardo facilmente raggiungibile da Padru e le sue frazioni.
A pochi chilometri dalla frazione Sa Serra, si raggiunge la caratteristica chiesetta campestre di Sant’Elia, risalente al 1400. L’ultima domenica di maggio gli abitanti delle frazioni di Padru si alternano ogni anno nell’organizzazione dei festeggiamenti religiosi e civili nel santuario.