Olbia

Il territorio e le aziende

Il territorio

Olbia è una città dalle mille identità e stratificazioni culturali. L’origine del suo nome deriva dal greco ὄλβιος (ólbios), ad indicare una città felice e prospera, ma i reperti storici – alcuni conservati nel Museo Archeologico sull’isolotto Peddone – sostengono una vivida attività nel territorio già dal 4000 a.C. Dalle ceramiche e la statuetta della Dea Madre a Santa Mariedda ai reperti rupestri della grotta del Papa sull’isola di Tavolara o la tomba dei giganti di Su Mont’e s’Abe, il nuraghe Riu Mulinu e il pozzo sacro di Sa Testa.

Ad Olbia e nelle aree circostanti, è possibile vivere un viaggio nella storia attraverso le epoche fenicia, greca, punica, romana, medioevale, moderna e contemporanea. Phausiana per i bizantini, Civita per i Giudicati, Terranova per i pisani, il nome della città ha spesso ricalcato idiomi e significati diversi riconducibili a uomini, culture e fatti unici nel loro genere, che hanno dato vita ad un territorio (anche dal punto di vista naturalistico) sfaccettato ed eccezionalmente unico.

Le rovine delle mura puniche, i resti dell’acquedotto romano, la Basilica di San Simplicio, Il castello visconteo di Pedres o quello bizantino di Sa Paulazza, la chiesa di San Paolo Apostolo risalente al basso medioevo (sorta sulle rovine di un tempio pagano dedicato ad Ercole). O ancora, le architetture in stile liberty e neogotico del centro come il lineare Palazzo Colonna o l’elegante Villa Clorinda. Fino ad arrivare a La Maestosa, la prima ruota panoramica installata in Sardegna nel 2019.

Ogni 15 maggio, ad Olbia si celebra la festa di San Simplicio, conosciuta dagli olbiesi come Sa Festa Manna de Mesu Maju, in cui è possibile assistere alla processione del Santo patrono, agli spettacoli pirotecnici dalle banchine del porto e gustare il tipico frutto di Olbia, innaffiato dal vermentino locale, nella famosa sagra delle cozze.

Insieme ad Arzachena, è la porta d’accesso all’esclusiva Costa Smeralda. Ma ben prima di giungere alle spiagge di Porto Cervo e Porto Rotondo, magari passando per la deliziosa San Pantaleo, si attraversano una miriade di calette turchesi, piccoli anfratti e baie ospitali. Come il Lido di Pittulongu, in particolare La Playa e Lo Squalo, spiagge predilette dagli olbiesi. Proseguendo verso nord, si incontrano le spiagge di Sos Aranzos e Terrata, Punta Pedrosa, Cala Sassari e Spiaggia Bianca, fino a giungere a Baia Caddinas e il porto di Golfo Aranci.

A sud della città si trovano gli arenili giallo-ocra di Lido del Sole, Punta delle Saline, la spiaggia Marina Maria per gli appassionati si wind-surf, Bunthe, Li Cuncheddi, fino a giungere a Punta Ceraso. Per gli appassionati di trekking e di camminata, la visita al Monastero Benedettino Mater Dei, abbarbicato sulle rocce, è una tappa obbligatoria.

In direzione San Teodoro, spiccano le quattro splendide insenature di Porto Istana, Costa Corallina, Porto San Paolo e Punta La Greca. Cosa accomuna questi magnifici lidi? Tutti possono vantare la magnifica vista dell’area marina protetta di Tavolara e Punta Coda Cavallo.

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