Luogosanto

Il territorio e le aziende

Il territorio

Luogosanto è un piccolo borgo nell’entroterra gallurese alle pendici del granitico monte Ghjuanni, rinomato per le centenarie tradizioni religiose, i luoghi di culto, e l’arte della lavorazione del sughero. Popolato già in epoca nuragica, adiacente al paese di Luogosanto si trova nei pressi di Monti Casteddu, un grande complesso nuragico visitabile che conserva ancora intatta la “sala delle riunioni”.

In epoca medievale, l’abitato faceva parte della curatoria di Montargia, nel Giudicato di Gallura. Oggetto di incursioni da parte dei saraceni nel X secolo, la sua comunità venne messa a dura prova e decimata da atroci pestilenze. Due secoli più tardi, sul monte San Leonardo venne eretto il castello di Balaiana in cui si insediò il giudice di Gallura Comita Spanu e, in seguito, la vedova del giudice Torchitario de Zori.

La fondazione del centro attuale risale al XIII secolo, secondo le testimonianze ricostruito dai frati Francescani, a cui si dovrebbe il nome di Luogosanto. Dal 1296, con la caduta del giudicato e la morte dell’ultimo giudice Nino Visconti, divenne possedimento d’oltremare della Repubblica di Pisa, per poi passare al Regno di Sardegna con la conquista aragonese a partire dal 1324.

Alla metà del XV secolo Luogosanto conobbe un nuovo spopolamento e solo duecento anni dopo alcuni pastori iniziarono ad edificare i loro stazzi nel territorio, così come documentato nel Museo della Casa dello Stazzo dell’Agnana. È in questo periodo che il paese fu interessato da episodi di banditismo e contrabbando, trovandosi al centro della rotta tra Tempio e Santa Teresa di Gallura, porto di traffici clandestini con la Corsica.

A Luogosanto si contano ben ventidue tra chiese e luoghi di culto. La chiesa più importante è la basilica di Nostra Signora di Luogosanto, edificata nel XIII secolo in stile romanico dai francescani, alla quale papa Onorio III concesse il titolo di basilica minore. Successivamente è stata arricchita del fregio di Porta Santa, di cui si hanno notizie negli archivi parrocchiali a partire dal 1700.

Dagli anni settanta, ogni sette anni viene spalancata la porta di bronzo della basilica realizzata dallo scultore Luca Luchetti, che divenga così meta di pellegrinaggio per migliaia di fedeli da tutto il mondo. Il 2 giugno, tutti gli anni, si svolge un pellegrinaggio notturno da Calangianus alla basilica di Nostra Signora di Luogosanto.

Tra le chiese campestri, è doverosa una tappa alla chiesa di San Michele in località Canaili e all’Eremo di San Trano, dove furono rinvenute le reliquie dei santi anacoreti Nicola e Trano. Il rifugio si trova a sud del paese, sopra un rilievo granitico da cui è possibile godere di una vista panoramica che spazia fino alle Bocche di Bonifacio.

A nord di Luogosanto, seguendo un itinerario fatto apposta per trekking, mountain bike o in sella al cavallo, si giunge ai resti di villa de Sent Steva, complesso residenziale della metà del XIV secolo costituito da 16 ambienti, che comprende i ruderi di Palazzo di Baldu, e la chiesetta campestre di Santo Stefano. In località Crisciuleddu, è possibile rendere omaggio alla memoria centenaria della Sughera Millenaria di Luogosanto, uno degli esemplari più grandi d’Italia e del Mediterraneo.

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