Berchiddeddu è un piccolo borgo di poco più di mille abitanti posto a una dozzina di chilometri a sud di Olbia. In realtà è una vera e propria isola amministrativa del Comune di Olbia in quanto non ha nessuna continuità territoriale con la città costiera.
Berchiddeddu è posto al confine tra la Gallura e la regione storica del Monteacuto, su un lieve altipiano le cui quote più alte della zona si trovano a Sa Pianedda (819 metri sul livello del mare), Punta Tantariles (739), Punta Sorilis (709) e Monte Salvannori (640). Fino al referendum del 1958 ricadeva sotto l’amministrazione comunale di Buddusò.
L’economia di Berchiddeddu oggi si fonda principalmente su attività agropastorali e sull’industria vitivinicola, potendo contare sulle campagne di Sa Castanza, Battista, Mamusi, Su Carru, Sos Coddos, Su Trainu Moltu e Pedru Gaias. Intorno a Berchiddeddu sono attivi diversi agriturismi che offrono prodotti locali a chilometro zero in abbondanza, come il miele premiato alla prestigiosa Settimana del Miele di Montalcino, in Toscana.
Il centro abitato, che ancora conserva le caratteristiche stradine strette e tortuose, inizia a prendere forma nell’800 dall’unione di tre stazzi limitrofi. La Chiesa dell’Immacolata Concezione, è la parrocchiale di Berchiddeddu: costruita intorno al 1870, le sue prime menzioni storiche risalgono al 1881.
Poco fuori dall’abitato si erge Lu Casteddu di Lu Malchesi, un sito archeologico ancora oggi poco conosciuto che si erge su un cucuzzolo granitico e da cui è possibile ammirare il panorama dalla piana sottostante fino al golfo di Olbia. La conservazione del sito non permette di avere informazioni certe sulla sua storia, ma presumibilmente l’area era già frequentata in epoca nuragica.
Tra le tradizioni di Berchiddeddu, quella più sentita dalla comunità è tenuta viva dal Coro folcloristico San Tomaso, che si esibisce la terza domenica di maggio: nei pressi della chiesa campestre eretta nel XIV secolo si rende omaggio a San Tommaso Apostolo tra gare di canti in sardo, manifestazioni folcloristiche e pranzi a base di carne ovina. A giugno, invece, i festeggiamenti per Sant’Antonio da Padova e San Giovanni Battista animano le località circostanti del paese.